ieir in treno un sordomuto faceva le foto col telefonino ad una ragazza vicentina, il moroso non ha mosso un dito...mollusco senza palle
Egregio direttore della mensa aziendale: qui un suo affezionato cliente, inizio col dirle che ho saputo che anche lei è sardo, io sono sardo di origine, quindi diamoci del “tu”.
Caro direttore, mi preme scriverti questa mail per esporti alcune cose che non vanno nella mensa.
Prima di tutto, avete cambiato la divisa in una camicia nera. Prima era bianca, mi piaceva di più.
Non siamo mica nella mensa del fascio.
Non siamo nel ventennio.
Camicia nera – simbolo della galera, direttore, sai bene cosa devi fare.
MA veniamo alla parte più incresciosa della mail, cioè il mangiare; io che no nsono un buzzurro, ma compro l’espresso di mangiare me ne intendo.
Io leggo la seconda parte dell’espresso, quella con interessantissimi reportage sul collagene suino, x ridurre le rughe, sulle riunioni di bibliofili per esporre le loro collezioni, ma soprattutto sulla cucina.
Ùo che sono un uomo single, so cucinare.
Sono un cuoco amateur, un vero virtuoso del fornello.
A me , Vissani, mi fa le seghe. E poi diciamola tutta io guardo sempre Melaverde la domenica, quindi ne so a pacchi.
Ora, direttore, perché le trofie al pesto non sono mai cotte a puntino? Perché non c’è più l’angolo della cucina kosher? Proprio adesso che volevo farmi circoncidere, andare a Nablus e gridare “shemà Israel”.
Perché non ci sono più le strafighe della sponsorizzazione redbull?
Insomma direttore, non ci siamo , io pago le tasse, e non capisco perché nessuno mi autorizzi ad entrare in cucina con aria saccente e alzare i coperchi sgridando le cuoche (salve signora M., come sta?); lo sai che l’altro giorno sono stato “redarguito” perché mi aggiravo tra pentole e pentolini con la mia “pepière” e un kilo di salgemma (visto che la cucina è sciapa porco dio è sciapa come ve lo devo dire? Manca il sale!!!!)
Potrei suggerire di fare qualche volta gli straccetti di maiale alle verdure? Quello è un piatto che mi vede protagonista dall’inizio alla finie.
Direttore parliamoci chiaro; l’altro giorno ho visto una scena orripilante, una ragazza “magra”, come un grissino che diceva alla sua amica “sai, io no nmangio carne”, tuto ciò davanti a me che mi ingozzavo di cotoletta impanata.
Direttore, si iniziano a vedere troppe verdure sul bancone per i miei gusti.
Cosè , adesso siamo tutti salutisti? Cosa sono tutte queste insalatine, verdurine carotine…
Devo anticiparli io i soldi per il macellaio?
Inoltre, so per certo che la signorina T. è di Vicenza; siamo sicuri che il coniglio dell’altro giorno fosse coniglio e non gatto?
Egregio direttore della mensa aziendale: qui un suo affezionato cliente, inizio col dirle che ho saputo che anche lei è sardo, io sono sardo di origine, quindi diamoci del “tu”.
Caro direttore, mi preme scriverti questa mail per esporti alcune cose che non vanno nella mensa.
Prima di tutto, avete cambiato la divisa in una camicia nera. Prima era bianca, mi piaceva di più.
Non siamo mica nella mensa del fascio.
Non siamo nel ventennio.
Camicia nera – simbolo della galera, direttore, sai bene cosa devi fare.
MA veniamo alla parte più incresciosa della mail, cioè il mangiare; io che no nsono un buzzurro, ma compro l’espresso di mangiare me ne intendo.
Io leggo la seconda parte dell’espresso, quella con interessantissimi reportage sul collagene suino, x ridurre le rughe, sulle riunioni di bibliofili per esporre le loro collezioni, ma soprattutto sulla cucina.
Ùo che sono un uomo single, so cucinare.
Sono un cuoco amateur, un vero virtuoso del fornello.
A me , Vissani, mi fa le seghe. E poi diciamola tutta io guardo sempre Melaverde la domenica, quindi ne so a pacchi.
Ora, direttore, perché le trofie al pesto non sono mai cotte a puntino? Perché non c’è più l’angolo della cucina kosher? Proprio adesso che volevo farmi circoncidere, andare a Nablus e gridare “shemà Israel”.
Perché non ci sono più le strafighe della sponsorizzazione redbull?
Insomma direttore, non ci siamo , io pago le tasse, e non capisco perché nessuno mi autorizzi ad entrare in cucina con aria saccente e alzare i coperchi sgridando le cuoche (salve signora M., come sta?); lo sai che l’altro giorno sono stato “redarguito” perché mi aggiravo tra pentole e pentolini con la mia “pepière” e un kilo di salgemma (visto che la cucina è sciapa porco dio è sciapa come ve lo devo dire? Manca il sale!!!!)
Potrei suggerire di fare qualche volta gli straccetti di maiale alle verdure? Quello è un piatto che mi vede protagonista dall’inizio alla finie.
Direttore parliamoci chiaro; l’altro giorno ho visto una scena orripilante, una ragazza “magra”, come un grissino che diceva alla sua amica “sai, io no nmangio carne”, tuto ciò davanti a me che mi ingozzavo di cotoletta impanata.
Direttore, si iniziano a vedere troppe verdure sul bancone per i miei gusti.
Cosè , adesso siamo tutti salutisti? Cosa sono tutte queste insalatine, verdurine carotine…
Devo anticiparli io i soldi per il macellaio?
Inoltre, so per certo che la signorina T. è di Vicenza; siamo sicuri che il coniglio dell’altro giorno fosse coniglio e non gatto?