veleno-a-colazione

:-:La sapete quella delle due vecchie signore in villeggiatura sui monti Catskills e una dice: "Mamma, come si mangia male in questo posto!". "Oh sì, il vitto è uno schifo, e oltretutto ti danno porzioni così piccole!". Beh, questo è essenzialmente quello che io provo nei riguardi della vita (tratto dal film "IO e Annie", di Woody Allen.)

Wednesday, March 22, 2006

Peggy Littlemore is a fucking slut aka coi trifogli nemmeno il mio cane ci si pulisce il culo

Allora venerdi scorso era il 17; dovrei parlare del fatto che sia 17 ma mi frega ben poco.
Dovrei parlare del fatto che 2 giorni dopo era san Giuseppe, e mia madre mi ha regalato una camicia (camicia no stiro, che cazzo, io mica spreco energie a stirare come una massaia del 1960.) Sono un uomo tecnologicus un “homo faber”, mica sovvenzione le aziende di ferri da stiro. Hail fibre sintetiche.
Il fatto era che era San Patrizio.
Che culo; la festa del patrono d’Irlanda. Un cazzo di servo del Nazareno ex pagano che ha convertito una nazione di devastati mangiamucche. Sapete benissimo cosa succede: i pub si riempiono di verde.
Che cazzo ti riempi di verde, cretino, che prima eri una bettola frequentata da pregiudicati, i tavolacci fanno molto “old country” invece sono di faggio, pieno di tarme per giunta.
Oh, intendiamoci a me piace l’Irlanda , mi piace la guinness, ci sono anche stato.
Nel migliore ipotesi, vado in pub carini, con arredamento e tutti i cazzi e mazzi di suppellettili,
ma è sta cosa del “wow, l’Irlanda” che non m iva giù.
Che poi vedi miriadi di stronzi, con sguardo perso nel vuoto pneumatico tipo “che cazzo ci faccio qui, che non c’è figa nemmeno a pagarla oro” (è vero, eh, le fighe mica vanno negli Irish pub, mica si sbronzano, se vanno in un pub ci vanno a carovane di 6 e parlano di cazzi fino alle 4 del mattino; le fighe ballano latino americano anche se hanno il culo che fa provincia, svolazzano leggiadre.
Io invece ho visto altre tre casistiche; devastato simil padano “oh, come mi piacerebbe vivere in Irlanda, io “so” che sarei dovuto vivere lì, invece vivo a Casalserugo.
Te lo dico io che cazzo ci faresti in Irlanda; vivresti in una cazzo di isola dove piove in continuazione (sì piove non lo sapevi) e c’è cielo plumbeo 364 giorni all’anno; il restante giorno c’è un timido sole ma a Limerick non si vede, a Cork sono sbronzi già alle 2 del pomeriggio, e A Dublino è pieno di turisti italiani che mandano cartoline agli amici dicendo “fanculo a tutti sono a Dublino sucate”.
Poi c’è l’invasato loquace. Tipo ne ho visto ieri uno, in mensa, spaventoso , con zainetto e portatile camminava con un suo amico; il suo amico cercava con lo sguardo qualcuno, (forse qualche anima pia che lo salvasse) lui invece, l’invasato, quasi subito dietro le spalle, parlava, parlava, parlava, parlava, parlava. Seguendolo.
Nemmeno io con la collega carina, almeno io le lascio un po’ di respiro. E non la seguo come un cammello.
Ma non divaghiamo.
no dico con tutti i santi che abbiamo; abbiamo il frate puzzone pugliese, (e meno male che lui non è associato a "lu salentu", manca poco che il prossimo cd dei Su sound system sia dedicato allo stimmatato di petralcina.), il fraticello padovano
in realtà un portoghese di merda, si sappia.
E ci andiamo a mischiare coi terroristi, mangiapatate.
Ora scusate, devo sentirmi l'ultima raccolta dei DErvish.