veleno-a-colazione

:-:La sapete quella delle due vecchie signore in villeggiatura sui monti Catskills e una dice: "Mamma, come si mangia male in questo posto!". "Oh sì, il vitto è uno schifo, e oltretutto ti danno porzioni così piccole!". Beh, questo è essenzialmente quello che io provo nei riguardi della vita (tratto dal film "IO e Annie", di Woody Allen.)

Thursday, January 05, 2006

considerazioni alla cazzo di cane aka tanto ho sempre ragione io, aka 2006(66)

-andare all'ikea con una persona che in autobus ti rivela che le cronache di NArnia sono ambientate a Narni (Narni x chi non lo sapesse è vicino a Terni, il tipo è Marchigiano, il suo alito puzzava stranamente di vino, quindi presumo fosse una stronzata, ma ci devo riflette, forse con 8 bicchieri di grappa in corpo l'idea di immaginare i cittadini Umbri come avversari di un leone che parla , non sarebbe poi un'idea da scartare).
-andare all'ikea e scoprire che un piano cottura costa 120 euro di messa in opera. 120 euro. non ci sono più gli schiavi di una volta. Dov'è finita l'imprenditoria? Dov'è la frase "il cliente ha sempre ragione"? Adesso mi si dirà che il cliente è un immenso culo peloso e flaccido che serve per essere sodomizzato da operai svedesi sodomiti. Beh, io non ci sto.
-relazioni sociali ridotte all'osso nel paese, laddove persino il verduraro mi dice"guarda che io lavoro mica come te che sei in vacanza fino al 9"; sto cazzo che ti compro ancora le zucchine.
-Victoria Cabello, al festival di Sanremo; presto , presto datemi il mio sjambok , chiamate un esercito di Tailandesi esperti in torture, anche gli operai sodomiti svedesi, presto...prima che sia troppo tardi.
-all'ikea c'è il reparto delicatessen, diocan dopo la notizia dei 120 euro come minimo una sgualdrina di Gotheborg, ma invece ho preso la carne di Renna e un formaggio simil Roqueford. La carne di renna non è male, assomiglia alla carne salata che si trova in friuli, il roqueford spacca quindi il roqueford-clone-cheese è promosso. Il sidro di pere lo avevo già provato (e fa cagare, fa cagare davvero), quindi niente; le patatine (svedesi)le assaggio domani.
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e per la cronaca se tutto va bene, questo, ne dovrebbero rimanere 200 copie se tutto va bene lo distribuirò io.

Sunday, January 01, 2006

here comes the man, baby, aka il goico si fa duro e i duri iniziano a mangiare aka mascarpone terror korps (you know you want it so shout it out loud)

Arrivo alle 15, quasi esatte, con vagone semifreddo mancanza di riscaldamento, accolto dal "dittatore del fornello" in spolvero e "rready to rumble".
La location è nel solco della tradizione Venezia, non casa mia a Milano causa rottura di balle del sottoscritto.
Arriviamo a casa della gentile plzella M., che ci farà da locandiera, vivandiera, cuoca e intrattenitrice; subito il dittatore si butta sul fornello, ma viene prontamente richiamato all'ordine; tutto è stato fatto, cucinato, e lui visibilmente depresso non sa che fare.
Piange in silenzio mentre andiamo al Coop a prendere ulteriori provviste; la coop della zona pz. Roma è un immenso paradiso prolet, dove due loschi figuri fanno incetta per un totale di 25 birre, 5 bottiglie di vino, latte arance, pane, suscitano la pietà altrui inscenando siparietti nel riempire le sporte della spesa.
Fatto ciò tornano alla casa di M.; si aspettano i convitati cioè la coppia, D and C., freschi dal ritorno dalla regione dei parenti, cioè le Marche.
Poi le compagne di camera di M. che però si intrattengono per poco, causa festa trendy, e F. giunto dalle lande trevigiane.
Il pasto (o meglio la strage) compende un set di pasta sfoglia con pomodori secchi, pasta sfoglia con funghi, pasta sf. con spinaci, p. sf. con formaggio (spero si ahiaro che la signorina M. aveva comparato molta pasta sfoglia. E non vedeva l'ora di farcela mangiare.
LA vera prova da uomini no nè stata però la accoppiata con cotechino + lenticchie, ma la enorme quantità di tiramisù (della madre di V.). Una massa aliena di zucchero cioccolato crema che farebbe diventare diabetico chiunque.
Una specie di Armageddon delle carie dei denti.
La Santa Barbara Dell'Insulina.
Il valhalla della pasticcieria dolciaria.
Il sottoscritto, arriva a una fetta e mezzo.
Il signor D. 2
Il signor V. 4.
No dico 4.
Highlights della serata;
-la discussione sulla superiorità di Pupo su Bonolis
-mostrarsi le macchine digitali (io non ne ho una, quindi sticazzi)
-prendere in giro il sottoscritto mentre spiegava la validità del pencak sIlat (e questo dovrebbe farmi riflettere sul grado di invasamento che ho raggiunto visto che mi sono offeso): ma soprattutto.
La notte in preda alle scorregge devastanti del signor V.
Dormando in camera in tre io F. e V. ci siamo dovuti sorbire le sue esalazioni intestinali (so che aspettavate resoconti su questo, non negate); dopo aver cagato ben 3 volte nel corso della serata, con annunci plateali tipo "vado al cesso e non so se ritornerò", fino alle 10 del mattino seguente frizzi e lazzi e scorregge al cui confronto Treblinka scompare.
LA mattinata poi passata in tranquillità, dove l'unica costante era la pioggia.