veleno-a-colazione

:-:La sapete quella delle due vecchie signore in villeggiatura sui monti Catskills e una dice: "Mamma, come si mangia male in questo posto!". "Oh sì, il vitto è uno schifo, e oltretutto ti danno porzioni così piccole!". Beh, questo è essenzialmente quello che io provo nei riguardi della vita (tratto dal film "IO e Annie", di Woody Allen.)

Sunday, October 01, 2006

Pubblicità del pingui, due camionisti vedono un pinguino sulla ferrovia che gli parla dicendo "cara caracra cra" : scoperto cosa vuol dire.
Sta dicendo "Black metal!! necrogeddon!!!pure holocaust!!!!!!!


Ci sono momenti nella vita in cui fai sciocchezze solo per il gusto di farle, anche perché la compagnia è quella giusta; la gara di rutti credo sia stata fatta da chiunque una volta nella vita, (assieme a pisciatona post ristorante, scrivere stronzate sui cessi pubblicietc, etc.)
All’epoca il sottoscritto era al 3 o 4 anno universitario, e frequentavo i calssici amici da aula studio; tra gli innumerevoli persi negli anni ve ne erano due o tre con cui decidemmo di fare l’impresa; uno il signor C. giovane proveniente dall’entroterra veneto più profondo (Rossano veneto), un tipo strano in quanto aveva passato quasi tutta la sua infanzia in seminario e / o collegi vari, (io poi mi sono sempre chiesto che cazzo di gusto ci sia a fare figli se poi li metti in collegio, tanto valeva…).
Ci sarebbe poi da specificare che il signor C. aveva sviluppato una idiosincrasia per i preti e le chiese tanto da confidarmi che se vedeva tonache gli veniva una specie di orticaria…
Gli faceva ben compagnia il signor S. unico figlio di un carabiniere meridionale emigrato a Pordenone, incapace di aprire un libro per studiare fosse anche per 20 minuti (non finirà mai l’univ. Per noia congenita ritirandosi e finendo nelle lande friulane senza lasciare traccia.)
Insomma, com’è come non è, decidemo di fare questa stronzata ma sorsero subito degli inconvenienti; primo fra tutti il signor C. era amorevolmente fidanzato con la signorina P. (io invece andavo dietro alla signorina Ch. bellissima figliola del trevigiano, che cedette alle mie lusinghe per giorni numero 5, per poi cambiare idea e lasciarmi- anche il signor S. andava dietro a Ch . ma io l’ho battuto ahah) .
Dicevamo, P. venne a sapere della gara e volle assistere.
In realtà assistette un buon numero di persone primo perché era “divertente vedere 3 cretini che ruttavano”.
Ma lo scopo della signorina era vedere il proprio ragazzo che ruttava, e giudicarlo.
Voleva vedere fino a che punto potesse arrivare.
Ovviamente il signor C. era tutto fiero della cosa mentre ogni vola P. si limitava guardalo con compatimento.
E venne il giorno; ci trovammo nel chiostro vicino al cantiere della Univ. Formazione a tre, e piccolo pubblico composta da amici che non credevano che saremmo riusciti a vincere l’imbarazzo.
Io che non ho mai avuto remore a fare figuracce nella vita, va da sé che vinsi di larga misura.
Ogni volta che ruttavo io, la signorina P. sorrideva come una amorevole madre sorride quando il figlio si mette le dita nel naso.
Forse pensava che anche se avesse avuto delle amiche ( e ne aveva, dio se ne aveva) non le avrebbe presentate mai ad uno come me.
Meglio la morte. Tanto per precisare le sue amiche (lei era del ramo archeologia e tutte le sue amiche universitarie erano archeologhe) una buona metà erano presenti, e della partita ve ne erano due a cui non avrei dato cento lire.
Mentre invece se toccava il turno del Moroso, P. aveva uno sguardo attento fisso sul suo ragazzo, che notandola non ”esprimeva” il meglio del suo potenziale esofageo.
Colpa della morosa che lo inibiva; il signor S. invece partecipò anche lui, ma subito imbarazzatissimo declinò la partecipazione tra i mormorii della folla.
Se sei un figlio di carabiniere difficile che ti lasci a certe maleducazioni.
Il vincitore (che sarei io ) poi non vinse niente, va da sé che la signorina Chiara mai seppe di questa mia bravata, e che l’esperimento non venne ripetuto.
Perché racconto tutto questo? Ivece avrei potuto raccontare della manifestazioni antifascista antirazzista di Padova sul muro di via anelli, ma mi sarei poi dilungato su 3 cose:
-Max Gallob è notevolmente ingrassato, dall’ultima volta che l’ho visto
-c’èrano più poliziotti e sbirri che manifestanti
-Dopo la manifestaz. Sono andato a vedere il nuovo negozio di Giulio green in via giotto, e devo dire che anche lui è un po’ ingrassatello, (la moglie è sempre più gnocca), e inoltre il suo ormai è un impero (verde),,, in quanto ahimè la musica è quasi marginale e la parte del leone la fan skateboard, magliette, giubbini, vagonate di scarpe (tutto molto alternativo, ma i vinili sono ormai accatastati in disparte- peccato, ma fashion style e cazzi vari, bisognerà farci l’abitudine).
Ah, sì fuori del negozio 3 ragazzini facevano a gara di rutti, e così….

1 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Mio cuggino mio cuggino sapeva recitare tutta la Divina Commedia a rutti!!

- Wald.

5:33 PM  

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