veleno-a-colazione

:-:La sapete quella delle due vecchie signore in villeggiatura sui monti Catskills e una dice: "Mamma, come si mangia male in questo posto!". "Oh sì, il vitto è uno schifo, e oltretutto ti danno porzioni così piccole!". Beh, questo è essenzialmente quello che io provo nei riguardi della vita (tratto dal film "IO e Annie", di Woody Allen.)

Friday, January 21, 2005

letture impegnate

DOpo essere stato da Corrado nel nuovo negozio, (stessa impressione come da Giulio, quando si allargano il negozio perde l'aria da bugigattolo cavernoso, Giulio sta in una reggia a due piani laddove prima era in una cella tipo 2m x 3, , Corrado in un antro con soppalco e adesso una super mega sala ; se tanto mi dà tanto il trasferimento di Soundcave sarà in una chiesa sconsacrata con vetrate artistiche e paggetti vestiti come elfi. aver ammirato i poster serigrafia, uno dei Bongzilla forse finirà appeso al muro di casa.
Consegno le copie della fanzine del signor KEnt Mclard, e mi accatto la fanza fatta a metà da Clara e Pecorari; oh, beh, se CLara è un torrente di Montagna, il ferrarese è un fiume in piena: se Clara è un bel calio nei testicoli (nel senso buono) il dirimpettaio è di una inventiva che invidio profondamente. Come se tuo nonno prendendo l'album di foto ti raccontasse le storielle di famiglia.
Prendetela, leggetela, non fate gli sboroni che al cesso lo sanno tutti vi siete ridotti a imparare a memoria le istruzione dell' anitra WC aspettando di liberare il prigioniero marrone.

Wednesday, January 19, 2005

giovani vs vecchiacci aka ricordi di scuola terror korps

Oggi nevica, e davanti alla scuola media bambinetti giocavano a palle di neve.
Seguendo il mini album dei dark funeral "teach the children to worship satan", bisognerebbe insegnare ai suddetti la corretta procedura, invece di lasciarli liberi.
Insomma mettetegli la museruola, come ai cani.
Oppure 4 sberle.
Mi rendo conto di parlare come un vecchio 84enne, e quindi l'aneddoto della settimana, riguarda il mio insegnante di liceo: liceo super-rinomato di Venezia, che con l'altro antagonista, si divideva (e lo fa tuttora) il gotha dei figli veneziani.
Io andavo in questo vecchiume fondato da un cazzutissimo cugino di Napoleone, dove la sindrome "siamo la creme della creme" era leggerissimamente palpabile.
(tra parentesi, l'altro liceo, venne fuori un articolo sul giornale locale dove il preside denunciava che i ragazzi a ricreazione si facevano canne a tutto spiano con conseguente dibattito anche in televisioni locali, che si sa campano di ste stronzate)
Insomma il suddetto prof, classe 1934 o giù di lì, aveva due religioni; cattolicesimo e storia di venezia( che sì è appassionante, ma non tanto da giustificarne l'insegnamento in nero all' ultima ora del sabato).
In verità tutto il suo metodo di insegnamento era "fantasioso" tipo geografia, nemmeno l'ombra, storia raccontata a spezzettoni.
Latino e greco a manetta, italiano se e quando gli andava a genio.
Il tutto condito con dosi massicce di un umorismo da avanspettacolo, battute di 4 categoria, non porno ma di quelle che non fanno ridere nemmeno i cani.
Pensate voi una classe allevata così per due anni, cosa fa quando arriva al triennio.
Il sottoscritto, nel pieno periodo metal "distruggo tutto con la forza del metallo pesante- morte al pop", se ne fregava altamente di applicarsi, e oltre a compagni di classe frequentava solo i metallari: tra questi, un simpatico tizio che come me non veniva dal "centro storico", ma addirittura dalla estremità della laguna, un borgo di pescatori- agricoltori chiamato Treporti.
Io pigliavo il treno littorina modello bestiame, lui una motonave tipo missisippi anni 30.
Insomma com'è come non è, unm anno si riesce ad organizzare, dopo aver implorato, la prima festa della scuola: ora io non so come avete vissuto voi le feste, io le vivevo come una immensa sbronza-limonaggio. Anche il simpatico L., che ebbe l'ardire di presentarsi già brillo, poi rintanarsi nei cessi per fumare tutto il fumabile, e innaffiare tutto con Sambuca.
Immaginate poi i prof, che sì erano lì per controllare che la cosa non degenerasse in orge e sacrifici rituali, ma volevano divertirsi; il prof, R. invece l'aveva vissuta come una missione(evangelica suppongo) dove la perdizione e i lseme del demonio doveva essere estirpato: fosse per lui ben inteso la festa sarebbe diventata un coro alpino con evocazione dello sposalizio del mare (e lui vestito da doge), canti tirolesi e invettive contro la degenerazione dei costumi.
IN 5 minuti il simpatico L. divennne incarnazione del vizio, "bacco tabacco e venere" ; andò a prenderlo in bagno, (dove lui si era chiuso con la sua amica Sambuca e 5 grammi d'erba) ma la cosa finì lì, con scontro generazionale e insulti dietro le spalle.
Il problema fu dopo, nel senso che comparve una scritta ingiuriosissima con riferimenti alla crapa pelata del prof, sospensione del suddetto e sciopero "per il diritto di satira" in solidarietà con il compagno L.
Il tutto si risolse in una bolla di sapone, ma:
-venne fatto presente (orrore e vituperio) che non era mai stato sospeso nessuno prima di allora. (la stessa cosa mi venne fatta presente quando beccai una nota sul registro, da un idiota di compagno di classe, con aria saccente. )
-ci fu un ottimo dibattito sulla satira laddove mancavano i due contendenti, uno perchè sospeso (era al bar vicino e fece sapere che lo avrebbe rifatto, eccome...), l' altro chiuso in un indignato silenzio (e contemplazione della sua pelata offesa,)

Ora purtroppo il prof è morto, e il simpatico L. l'ultima volta che l'ho visto era in costume simil Mozart che reclamizzava spettacoli; l'unica cosa che mi è rimasta è la completa incapacità di tradurre dal greco, e una cassetta di un gruppo punk di Jesolo che vorrei rippare su cd se mai ne avrò il tempo.