Lettera aperta a Cesare aka strage di lottatori nei festival musicali

Caro Cesare,
Ho visto con piacere l'uscita del tuo album "Maggese" lasciatelo dire, un titolo così spacca. Lasciatelo dire da uno che sia è laureato in storia moderna ma che per un soffio non si è accattato il prof di storia medievale.
Vai, cesare, la prossima volta scrivi un album e intitolalo "rotazione triennale", oppure "azotofissatori". Se non sbaglio poi si vociferava di una tua morosa indonesiana ; abbiamo qualcosa in comune , io avrei dovuto fare pencak Silat, suprema arte marziale indonesiana-balinese -giavanese (e non dirmi che non lo conosci che la tua morosetta quando litigate mica ti tira i piatti, ti fa le mosse dell'artiglio della tigre), purtroppo dovevo, invece per casini di orari mi tocca fare Kali, che è un'arte marziale filippina.
Se ti trovi la morosa filippina potremmo continuare con questa "legacy" intellettual-marziale; che poi tanto per dire anche Glenn Danzig (cantante dei Misfits, mica dei Lunapop) fa Kali, perchè quando il giornaletto diretto da quest'uomo lo intervistò lui disse che era un'arte marziale finalizzata ad uccidere.
Al limite vieni anche tu a fare arti marziali, che ci si diverte.
Che poi ieri ti ho visto in un programma festivalpub ; e per inciso un programma dove il massimo è rappresentato dal dietro le quinte per me è un programma "bollito", presentato da un tipo che non mi fa ridere nemmeno se sono al limite del coma etilico, e dall'ennesima spagnola che se non arrivava in italia rimaneva a fare i corsi di flamenco per anziani.
Beh, ora scappo; stammi bene e ricordati di chiamare ogni tanto
-
ps- sì li devi comperare tutti cd dei Misfits.
pps. e dì al tuo bassista che non suona in un gruppo reggae. quindi si tagli i capelli.