veleno-a-colazione

:-:La sapete quella delle due vecchie signore in villeggiatura sui monti Catskills e una dice: "Mamma, come si mangia male in questo posto!". "Oh sì, il vitto è uno schifo, e oltretutto ti danno porzioni così piccole!". Beh, questo è essenzialmente quello che io provo nei riguardi della vita (tratto dal film "IO e Annie", di Woody Allen.)

Friday, April 29, 2005

in amore non c'è legge aka "vieni a prendere il caffè con me oppure mi taglio le vene davanti a tutti i colleghi dell' ufficio"

Ovviamente il titolo è senza senso, è che sto rileggendo il mitico manuale "febre-martin" storia del libro a stampa, e i titoli del 1600 erano dominati dall' orror vacui, quindi avevano titoli che riempivano l'intero frontespizio.
Bene finito l'angolo della cultura possiamo parlare delle mie afte.
A parte scherzi, siccome non mi funziona bene il pc, e nemmeno la linea telefonica, (e quindi sento nella cornetta il rimbombo della collega che telefona alla moglie e le dice di prendergli le merendine...tutto vero, eh...), mi è venuto in mente la prima volta col pc.
Fu nell 'aula informatica della Uni che frequentavo, mi fecero da tutors(adesso è molto cool dire così, credo) due tizi con cui ho mantenuto buonissimi rapporti, (uno credo si sia stancato di pulire il culo ai vecchietti postlauream e sia tornato nelle lande vicentine, l'altro dovrebbe lavorare ancora per l' università di padova...)
Frasi tempranti furono "interenet è come il sesso, bisogna praticarlo spesso", oppure "il mouse, immagina che sia una tetta".
Con guru del genere, come minimo sarei uscito con l'uccello in fiamme dai seguenti 3 anni di frequentazioni informatiche invece scoprii che al peggio non vi era limite, quando un altro tipo, mi fece scoprire il Mirc; ora se non sapete cosa è un chat, non ho voglia di spiegarvelo, se non sapete cosa può fare uno studente universitario + chat + moolto tempo libero a disposizione...
La cosa divertente è che dopo un pò iniziava a diventare invasivo, nel senso che se non vai a mangiare con gli amici o con una ragazza perchè devi passare almeno 1 oretta a chattare sul canale #italia, di ircnet, segno che qualcosa non va.
LA cosa funzionava così; iniziavi con canali grossi, tipo italia, facevi amicizia con qualcuno, e (se era donna, ma nulla vietava che fose un uomo - conoscevo uno che andava sistematicamente sui canali lesbo solo per rompere i coglioni e dire alle lesbiche"siete delle represse, se scopaste con me sarebbe un festino a gogo")
dicevo se era donna scattava l'abbordaggio. Oppure l' immedesimazione tipo "lei fa mamma io faccio il nipotino " o cazzate simili.
L'aula pc poi diventava un covo di tesisti repressi che facevano la tesi con il pc gratuito, e di segaioli rattrappiti sui pc.
La cosa peggiore era , avendo rotto i coglioni a qualunque essere umano donna, essere bannati e cercare di creare un canale proprio, (tipo "#coccole" e cercare di invitare più gente possibile): un ragazzo che noi chiamavamo il turco, aveva creato sto canale dolcezza (deserto come il sahara) e si mise ad urlare in aula studio pc che almeno i presenti dovevano entrare nella chat, pena ritorsioni.
ah, tanto per chiarire la aula pc ad un certo punto era diventata una specie di autan della figa, dove c'erano tutti maschi, e in un angolo per due mesetti ci fu una notevole pila di pornazzi.
Il tutto senza che le pulizie dicessero nulla.
dopo, un pò ovviamente la cosa "venne fuori" e tutto finì (dovrei parlare del simil-gandhi erotomane maniaco dei fumetti che veniva dalla facolta di lingue orientali, ma potete ben capire cosa un personaggio del genere potesse chiedere da internet e che atmosfera ilare generasse in aula.
LA fine coincise con la fuoriuscita e rientrata nel mondo reale e frequentazione di nuova compagnia, dettata (anche? soprattutto?) dall' incontro con la "signorina canadese".
ma ne parlerò prossimamente.


ps. tanto per la cronaca l'aula pc so , che è ancora attiva ma a prenotazione obbligatoria....solo per tesisti.
cazzo....

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