veleno-a-colazione

:-:La sapete quella delle due vecchie signore in villeggiatura sui monti Catskills e una dice: "Mamma, come si mangia male in questo posto!". "Oh sì, il vitto è uno schifo, e oltretutto ti danno porzioni così piccole!". Beh, questo è essenzialmente quello che io provo nei riguardi della vita (tratto dal film "IO e Annie", di Woody Allen.)

Monday, October 25, 2004

Librarianship+ subhuman friday stylah
Caso umano n. 1: Subumano da treno (pendolare).I soggetto in questione vive piscia dorme mangia caga in funzione del posto in treno.Esce dal lavoro si precipita alla stazione dei treni: arma preferita trolley, brandita e usata come mazza ferrata(oh, vi prego qualcuno sa il nome dell' inventore del trolley, vi prego affinche' io possa pisciare sulla sua tomba)arrivato in stazione si scontra con sub-umano in attesa: subumano in attesa e' ignobile ammasso di merda vagante che si piazza fermo nella sala grande della stazione centrale di Milano e guarda per aria il treno della fidanzata(treno in ritardo) si mette fermo sulla idela strada dove la gente passa, e ti guarda storto se gli bestemmi in faccia)Subumano da treno sale sulla carrozza brandendo la sua mazza-trolley e vaga avanti e indietro per i corridoi, cercando invano un posto libero: ma non uno qualunque, uno in uno scompartimento da 6 vuoto il venerdi' sera.Cazzo, tanto vale chiedere la giovinezza eterna.Vinto dalle avversita' si accontenta di un vagone da sei pieno e chiede se c'e' posto libero.Si siede: sbuffa perche' non ha niente da leggere, mentre altri subumani hanno Repubblica + inserto: Corriere, del giovedi' + inserto.Si piega in maniera oscena per leggere i giornale del vicino.- generalmente il sottoscritto.
Caso umano n. 2; studente economia con pallino dei libri. Costretta dal padre a fare economia (o economia o niente birre /benza /vacanze) quando il suo sogno era fare la bibliotecaria, entra in ufficio rompe i coglioni e tiene saggi dimostrativi su come si fa una catalogazione (che cazzo viene a parlare di corde in casa di impiccati): ha scritto in faccia che la ragioneri le fa cagare, che il suo sogno e' e sarebbe la paleografia latina,e sopratuttto se uno dei saccentoni che le stanno davanti morisse all' istante lei si piazzerebbe sulla scrivania per non schiodarcisi mai piu'.Mi spiace, ma poi di tipe cosi' ne ho viste una marea, dopo 2 o 3 annetti passati a vivacchiare mollano tutto, il padre ne fa una semitragedia ma poi crede che il sua principessa farà la bibliotecaria.Lei si laurea con lode in paleografia latina- beni culturali settore archivistico librario, gode ogni volta che entra in archivio di stato (non sapendo che la suddetta istitutzione fa fatica a pagare le bollette del riscaldamento e di assumere nemmeno col cazzo)Gode triplo ogni volta che entra nella sala manoscritti di un biblioteca pubblica, (idem come sopra assunzioni manco per il cazzo): vede con orrore ogni software di catalogazione(crede ancora che ci siano i libroni di 30 anni fa,piscia sopra al concetto di libro su cd rom, ma cristo dio qualcuno le spieghi che il cd rom ormai e' il futuro dell'editoria).Poi, stremata dal mercato del lavoro per laureati umanistici, torna in fabbrica dal padre, fa un corso di ragioneri-marketing alla cazzo, per poi ingrossare le file del laureati in materie umanistiche impiegati nel ramo tecbico commerciale.E dare cosi' la stura a tutta una leggenda (con relative illusioni da parte di 4 parrucconi che prendono per il culo laureati in storia filosofia e beni culturali).
Oh, adesso mi sento meglio.............

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