c'è solo quest'uomo
Dunque sabato sull'onda dei ricordi c'è statA UNA SUPER GITA "D' ISTRUZIONE" alla biennale d'arte della "città dele gondole felici".
Per chi non lo sapesse la biennale è ai giardini di s. Elena, cioè al lato opposto della città per chi arriva in autobus (follia) e in treno. MOrale della favola o si conoscono le stradine per farsela a piedi, oppure si sovvenziona quell'azienda di sanguisughe che è la meravigliosa (Ara che Te Vegno), con biglietto da 6 euri.
Il bibliotecario crust forte della sua conoscenza di 12 anni nella città, con scuole -università e feste di cui anda r più o meno fiero, si avventura in un tour "sull'onda dei ricordi" attraverso la città: tanti e tali sono i posti in cui non mettevo piede da anni, che effettivamente arrivo ai giardini dopo due ore.
La cosa più divertente per chi fa il turista a Venezia è perdersi, credo di aver fatto incazzare più di una vecchietta perchè cambiavo strada,e direzione, passavo avanti, come un perfeto turista idiota: il tutto innaffiato sotto il sole cocente con divagazioni "culinario-alccoliche da 3 rossi, una birra,visita a bacari e bettole varie per mangiare cicchetti fritti.
PIccola parentesi: i vinai veneziani continuano a detenere il primato di ignoranza e a somministrare vino di pessima qualità.
Insomma arrivo ai giardini e aspetto i (EX) soci della coop: nella fattispecie una selezionata squadra di disperati che erano reduci dalla riunione di approvazione di bilancio della suddetta coop.
Io mi siedo vicino ad un enorme maiale di latta: la gente vedendomi pensa che io sia l' autore che si gloria della sua "opera"degenerata.
Uno mi chiede di fargli una foto (con il maiale, con me nessuno vuol aver a che fare), fatto sta che arrivano i compagnucci di festicciola e ci mettiamo a mangiare: nella ciacola generale saltano fuori episodi di varia umanità, tra cui una grandiosa guerra di bottigliate d' acqua tra il sottoscritto e V, contro M. che viene bagnata - innaffiata impunemente (due contro una- estremamente disdicevole!), il tutto sotto gli occhi di turisti allibiti e divertiti: si perchè i giardini della Santissima Elena erano un p? mosci e abbiamo cercato di ravvivare l'ambiente.
E devo dire che ci siamo pure riusciti. Il pomeriggio prosegue tra gli insulti di martina che fradicia come un pulcino minaccia vendette e noi che facciamo un giretto per i dintorni con puntatina a S. pietro in Castello vera isola di pace e atmosfera.
Oltre a questo verso sera chi si ferma a vedere un concertone "tributo ai cranberries"e chi (schifato ) se ne torna a casa: il ritorno a casa prevede una sosta alcoolico- ludica in un bacaro fenomenale che offre dei cicchetti di verdure da devastazione, rosso osceno ma bevibile e gran finale di polpette in umido.
Il ritorno a casa in solitaria verso il sospirato autobus.
MI sembra scontato sottolineare che la Biennale (quella a pagamento) noi non la abbiamo nemmeno vista di striscio.