veleno-a-colazione

:-:La sapete quella delle due vecchie signore in villeggiatura sui monti Catskills e una dice: "Mamma, come si mangia male in questo posto!". "Oh sì, il vitto è uno schifo, e oltretutto ti danno porzioni così piccole!". Beh, questo è essenzialmente quello che io provo nei riguardi della vita (tratto dal film "IO e Annie", di Woody Allen.)

Monday, February 24, 2003

Giornatina fiacca oggi: sono come al solito nel dipartimento: vorrei esporre un caso "umano" : io arrivo alle 8. 30, circa, mi faccio le mie mails con tutta calma ma è già iniziato il pellegrinaggio-cesso.
Tutti i colleghi -simil colleghi a turno fanno a gara a chi arriva prima nell'agognato stanzotto, (forse non ne hanno uno in casa loro, oppure il tragitto li fulmina in maniera indelebile).
Vorrei inoltre istituire un "corso di psicologia pratica di comportamento"
Psicopatologia del pendolare del treno
-Comportamento n. 1: in treno sono tutti irrimediabilmente seduti verso la punta motrice.
Tutti, e dico tutti vanno verso l'inizio come se fossero telecomandati: e non si accorgono che il retro del treno è irrimediabilmente vuoto.
E poi hanno il coraggio di lamentarsi che i treni fanno schifo. E che non c'è mai un posto libero.
Comportamento n. 2 usciti dal treno, (o meglio scesi come un branco di bufali impazziti) vanno verso l'uscita. A Venezia in stazione treni, ci sono le porte (per uscire ed entrare) che si aprono da tutti e due i sensi.
Ma se il "viaggiatore tipo" trova una porta aperta, si incanala nel flusso che esce dalla porta aperta. Se però il "signor Rossi" vede che la gente prima di lui, apre le porte della Stazione con piglio sicuro, prende coraggio e si stacca dalla mandria (miracolo, allora è dotato di pensieri propri) e taglia allegramente la strada alle persone che stavano già per aprire le suddette porte per uscire all'aria aperta verso il sole e la libertà.
Se c'è una cosa che mi fa impazzire e giustificherebbe i pogrom verso i pendolari, è la gente che taglia la strada.
Comportamento n. 3 Salire in treno alla Stazione di Padova. la corsa-assalto alla diligenza è fin troppo realistica per descrivere il pendolare padovano che "vuole " un posto.
Lui non lo vuole "gli spetta di diritto", e per averlo è disposto a tutto.
Appena le porte si aprono e la gente vorrebbe scendere per andare via dalla bolgia assassina del vagone (vagone che puzza di umanità) un branco di assaltatori -teste di cuoio si scaraventa all'entrata. E' proprio vero, in treno non c'è legge.
ps. colgo l'occasione per denunciare un comportamento "subdolo" dei regionali con apertura a comando del pilota. I treni regionali arrivano spesso al binario 14 e seguenti, cioè nell'ex scalo merci. Posto sulla destra dello stabilimento centrale della stazione : invece di favorire i pendolari (già incazzosi di per sè) e aprire le porte che danno sulla sinistra, visto cher ci sono pensiline da tutti e due i lati del treno in arrivo, i simpaticoni dei capotreni aprono solo le porte sulla destra, così da far perder più tempo (ricordate: per un pendolare anche i secondi sono preziosi. Chiedete ad un pendolare quante volte ha perso la coincidenza per un soffio: non vi risponderà senza 2 o 3 parolacce di contorno).

Ultima cosa: un grazie speciale ad un a persona speciale che mi ha regalato un libro: un libro molto bello "Alta Fedeltà" di Nick Hornby. Grazie, Gabriella.

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