domenica mattina: atmosfera ovattata: solo i lavoratori con la sveglia biologica del cazzo che ti fa aprire le palpebre alle 7 e mezzo anche se è natale e vorresti dormire fino alle 11.
vado a prendere il giornale.
il tipo alla mia richiesta di un calendario con spazio dove scrivere gli appuntamenti senza avere donine-letterine-starlette seminude, mi dice" a te dago el caendario veneto cussì se te vè Mian, te te ricordarè dee nostre parti".
che culo.
che bei momenti.
ps. io apolide di famiglia ( piemontesi trapiantati in sardegna, e poi sardi trapiantati in veneto), ho sempre invidiato quelli del" la mia famiglia risiede qui da generazioni" : sì quelli del " so dove sono le mie radici"
Forse fa un pò leghista : o forse no. Piccoli paesi.
letture: -" La papessa" preso in offerta. sembra un romanzo storico, vi saprò dire
musica: Gnawa diffusion "Ombre elle" -lo ripeto quel periodo di permanenza a Parigi è stato grandioso dal punto di vista dei concerti e della musica: visti in un programma televisivo, e ricordato il nome del gruppo ( gnawa è una specie di raì versione centro africa) ho finalmente scaricato il brano che è potentissimo.
gira nel mio cervello a profusione, e se penso a cosa mi aspetta per la prossima settimana, mi vien male:
colleghi lotte intestine per andare in un cazzo di biblioteca " artistica" dove sinceramente io vengo mandato solo perchè sono l'unico catalogatore della coop; mio dio che schifo, e pensare che all'inizio pensavo fossimo tutti una grande famiglia.
balle.
ps. ultimo pensiero e poi vado via: sono stato linkato da Vandalo- grazie
pps.se andrò mai via, spero di non vedere mai più scaffali con la catalogazione di formato.